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1658. Francesco Sforza a Oldrado. 1453 aprile 22 Milano

Francesco Sforza vuole che Oldrado gli dica da quanto tempo frate Ilario, cavaliere gerosolimitano, tenne la commendaria di San Giovanni da Bosco, Santa Maria da Galla al Vianino e il "cerro" della diocesi di Parma e quanto ne ricavava. Poiché gli pare che abbia rinunciato a un componente che è a borgo di San Donnino in favore di un suo nipote, vuole aver copia di detta rinuncia e del perché la fece e quanto gli rendeva. Chiede la copia della prima bolla data a Ilario e gli si dica quando è morto.

Domino Oldrado.
Volimo che subito, ricevuta questa presente, ve informati quanto tempo el venerabile quondam misser frate Ilario, cavaliero hyerosolomitano, tene la commandaria de Sancto Iohanni da Boscho, Sancta Maria da Galla al Vianino et el cerro della diocesi de quella nostra città, et quanta intrata ne cava ogni anno, overo ne podeva verisimilimente cavare de quello teneva quando passò ac questa presente vita. Et perché ne pare, fin ch'el viveva, ne rinunciasse uno membro, quale è al Borgo de Sancto Donino ad uno suo nepote, el che non dubitamo fecie viciosamente, vogliamo tenere modo havere la copia de dicta renuncia (a) et sapere quello pò valere dicto membro et in che modo et per quale casone fecie dicta renuntia, et etiam la copia della prima bolla del dicto quondam domino frate Ilario, avisandone del dì ch'el dicto quondam domino frate Ilario passò de questa presente vita. Et sforzative mandarne questa informatione tanto particularmente et chiaramente quanto ve sia possibile. Mediolani, xxii aprilis 1453.
Marcus.
Cichus.

(a) Segue le quale depennato.