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1676. Francesco Sforza ai Dieci della Balia. 1453 aprile 25 Milano

Francesco Sforza dice ai Dieci della Balia che non si sofferma sulle cose di Francia, perché saranno informati da Angelo Acciaioli e si dice che le faccende della lega saranno felici e prospere. In simile forma ha scritto a Cosimo, Diotisalvi, Nicodemo.

Decem Balie.
Nui non scrivemo alle signorie vostre delle cose de Franza altramente perché per lettere de messer Angelo intenderanno el tucto. Parce che messer Angelo habia dicto, facto ed operato bene et ha facto buona conclusione. Non dicemo altro per questa, se non che speramo nella divina gratia che le cose della ligha nostra haveranno appassare, et de qua et de là, cum felicità et prosperità. Mediolani, xxvii aprilis 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit infrascriptis: Cosimo, Deotesalvio, Nicodemo.