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1692. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto 1453 maggio 2 Milano.

Francesco Sforza ordina a Teseo da Spoleto di dare al messo di Francesco Sanseverino il cavallo che ha Pietro da Puglia, padre di Bartolomeo, arruolatosi come uomo d'arme di Sanseverino.

Teseo de Spoleto. (a) Domino Bartolomeo, (b) figliolo de Pietro da Pughia de quella nostra cità de Piasenza, si è conducto con lo spectabile Francesco de Sancto Severino per homo d'arme et, havuto il suo spazamento della prestanza, sell'à iucata. Par che habia lì uno cavallo appresso de dicto Pietro, suo patre, el quale, per dicta casone, volimo che lo fazi dare al messo de dicto Francesco de Sanseverino, apportatore de questa, da compensarse ala restitutione de dicta prestanza da fir esser facta a dicto Francesco. Et non sia fallo.
Ex Mediolano, ii maii 1453.
Zannectus.
Dupplicata fuit dicta littera die xviii maii 1453, signata Iohannes.
Cichus.

(a) Segue Potestati Placentie depennato.
(b) tolomeo di Bartolomeo in interlinea su ba depennato.