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1723. Francesco Sforza al podestà di Fiorenzuola 1453 maggio 7 Milano.

Francesco Sforza comunica al podestà di Fiorenzuola che, appreso i riprovevoli comportamenti di Bergognono Granaro, del raduno fatto a Fontana, ha deliberato, con le lettere che invia a lui, podestà, e al Consiglio del luogo di convocarli davanti al Consiglio segreto per saper come stanno le cose e quali provvedimenti adottare.

Potestati Florenzole.
Havemo inteso per le lettere quale hai scricto ad Ceccho, nostro secretario, del captivo deportamento fa in quella nostra terra Bergognono Granaro et dela congregatione del popolo facta a Funtana per suggestione et subor(di)natione soa e delli soi cavestri modi usa per qualche scandolo suscitare et cetera, come in esse lettere contiene; delle qual cose, havendone presa displacentia assai, habiamo deliberato, come per le altre nostre vederai, per le altre nostre al presente allegate, quale dirizamo ad ti et acquello Consiglio fizeno mandati qua denanti al Consiglio nostro secreto acioché, havendoli impresentia, possiamo meglio intendere le cose come sonno et provedere secondo ne parirà de bisogno. Pertanto vogliamo che le predicte lettere gli metti ti, et facci mectere per quello soprascripto Consiglio in executione. Data Mediolani, die vii maii 1453.
Marcus.
Cichus.