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1728. Francesco Sforza a Marco Attendoli, luogotenente di Borgonuovo 1453 maggio 9 Milano.

Francesco Sforza dispone che Marco Attendoli, luogotenente di Borgonuovo, provveda che gli uomini d'arme del luogo e anche Paolino d'Arcelli paghino l'imbottato e ogni dazio ordinario, avendo i Maestri delle entrate precisato che Paolino dal dazio è, per il privilegio dei dodici figli, preservato, ma solo per lo strordinario.

Spectabili Marco de Attendolis, locuntenenti in Borgonovo.
Siamo certificati dali Magistri dele intrate nostre che quelli nostri homini d'arme che habitano in quello nostro loco de Burgonovo sono debitamente attenuti al pagamento dele imbotate et de qualunca altro nostro datio ordinario, non attenta consuetudine veruna che sia stata in contrario, et etiam che Paulino d'Arcelli, citadino nostro Piasentino, per respecto al numero deli duodeci fioli non vene essere preservato dale dicte imbotate, né da veruno altro datio, sed solum ab extraordinario. Volemo adonca che, ricevuta la presente, providi opportunamente che li dicti homini d'arme nostri et Paulino d'Arcelli interamente satisfacciano ali datiari de quelle imbotate de tuto quello che debitamente gli sono attenuti, et per forma che dicti datiari non habiano più a venire da nuy per essa casone. Data Mediolani, die nono mai 1453.