Registro n. 14 precedente | 173 di 1952 | successivo

173. Francesco Sforza a Gandolfo da Bologna 1452 febbraio 4 Milano.

Francesco Sforza comunica a Gandolfo da Bologna che la comunità di Parma ha un debito per i carri di centottanta fiorini del Reno e di altri sessanta per il mese di gennaio, come deve essere informato dal cancelliere Francesco di ser Antonio; e gli dice che ha mandato fra' Zanino per poterli riscuotere. Gandolfo deve prestare ogni sollecitudine perché i presidenti di quella comunità facciano tale pagamento in modo che il frate possa eseguire la commissione affidatagli e lui, Gandolfo, avvisi Francesco di ser Antonio di preparare le scritture.

Gandulfo de Bononia.
Quella nostra comunità de Parma ne debbe dare per casone delli carri fiorini de Reno centooctanta, come debbi essere informato da Francesco de ser Antonio, nostro cancelliero, per lo loro debito vechio, et cussì etiamdio ne debbi dare fiorini de Reno sexanta per lo mese de zenaro proximo passato per casone de dicti carri. Et perché mò siamo strecti de grande bixongnio, come intenderay da fra' Zanino, presente exhibitore, quale mandiamo là solamente che receva dicti denari, pertanto ti committiamo et volimo che cum ogni tuo pensiero, solicitudine et cura debbi in(s)tare et fare che li presidenti d'essa comunità subito numerano li dicti dinari intregamente; et considerato il bisongnio nostro [ 44v] non vogliano manchare per niente per quanto amano et hanno caro il bene nostro, advisandoti che alli dicti presidenti li scrivimo le alligate lettere de credenza in ti.
Siché faray che per ti non mancha, et recevendo li dicti dinari, vogliamo che subito li daghi al dicto fra' Zanino, aciochè possa andare prestamente ad exequire quanto ha in commissione da nuy. Et del tucto come haveray facto advisarai el predicto Francesco de ser Antonio, aciochè possa conzare le scripture. Data Mediolani, die iiii februarii 1452.
Cichus.