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1733. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Borgo San Donnino. 1453 maggio 10 Milano.

Francesco Sforza scrive al comune e agli uomini di Borgo San Donnino e sollecita Pallavicino perché dia al marchese Pallavicino, condottiero ducale, le cinquecento lire di cui è debitore, in modo che non debba rinviare la richiesta ducale.

[ 422r] (a) Comuni et hominibus Burghi Sancti Donini.
Messer Palavicino, marchese Palavicino, nostro conductiero, n'ha scricto ch'el resta havere da voi più che libre vi cento de imperiali, et per questo non potere ademplire quello gli havemo scricto deba fare de presente, dela qual cosa non puocho si siamo maravigliati e molto havemo ad molestia. Pertanto volemo et strectamente ve conmandiamo che, per quanto caripendete la gratia nostra, servate tal modo, veduta la presente, che esso domino Palavicino interamente sia satisfacto de tucto quello gli havete affare per forma non siate casone di tenirlo in demora più uno dì, et possa ademplire quanto per nui gli è conmandato et impumto, altramente ne darete casone de agravarne de voi et de far dele cose che non vi piaceranno. Mediolani, die x maii 1453.
Aloisius.
Cichus.

(a) Precede Venerabilibus et religiosis dominabus abbatisse monasteri Sancti Mactei Placentie et Elesine depennato.