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1735. Francesco Sforza a Gandolfo da Bologna 1453 maggio 11 Milano.

Francesco Sforza vuole che Gandolfo da Bologna, constato essere vero quanto riferito da Corrado Bottigella che Giovanni Matto ha fatto allontanare due suoi famigli con cavalli e altre cose, prenda i beni di Giovanni Matto per ripagare Corradino di quanto gli č stato tolto.

[ 422v] Gandulfo de Bononia.
Corradino Buttighiella, nostro capo de squatra, ne ha facto dire como Iohanni Matto, homo d'arme, gli ha disviato et facto andar via doi soi famigli quali gli hanno menato li cavalli et alcune altre cose, como dal dicto Corradino serrai appieno informato.
Pertanto, essendo cussė como ne ha facto dire, et che dicto Zuhanni Matto ne sia stato (a) casone, volemo debbi torre tanto delli bieni et robba del dicto Iohanni Matto che dicto Corradino ne sia pagato et satisfacto integramente de tucto quello gli č stato portato via per li dicti famigli, non havendo respecto ad alcuna cosa. Mediolani, die xi maii 1453.
Iohanninus.
Duplicata dicta littera directiva Iohanni Luchino, capitaneo imParmensi, die iii iunii 1453.
Ser Iohannes.
Cichus.

(a) stato in interlinea.