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1753. Francesco Sforza a Guiniforte,commissario di Pontremoli 1453 maggio 15 Milano.

Francesco Sforza vuole che Guiniforte, commissario di Pontremoli, convochi coloro che, come dice Menguccio da Cotignola, castellano del Piagniario, al tempo in cui era commissario Pietropaolo da Spoleto, dovevano sovvenzionare la riammissione nella fortezza delle munizioni tolte, perché provvedano a tale pagamento perché le munizioni siano riposte e anche che siano ultimati i lavori per il completamento della costruzione della scarpa della fortezza.

[ 426v] Guiniforto, comissario Pontremuli.
Mengucio da Cotignola, nostro castellano del Piagniaro, ne ha dicto che altra volta, fin quando messer Pietropaulo da Spolito era conmissario lì, fu cavato de quella forteza certa monitione et che per remecterla furono dati alcuni denari a certi homini de quella terra li quali non hanno mai voluto dare fuora li dicti denari. Pertanto, considerato de quanta importantia è la dicta monitione in essa forteza, volimo che tu habii da ti quilli tali che degono pagare li dicti (a) denari et far che per ogni modo li paghino in la dicta monitione, la quale volimo che subito sia reposta in la dicta forteza. Ultra ciò il dicto Menguccio ne ha dicto che bon pezo è che in quella forteza fo principiata una scarpa, como credimo che debbie essere informato. Vogli vedere che sia fornita et non gli manchare in cosa alchuna dal canto tuo. Mediolani, die xv maii 1453.
Persanctes.
Cichus.

(a) li dicti ripetuto.