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1757. Francesco Sforza al viceluogotenente, al podestà e al referendario di Piacenza 1453 maggio 17 Milano.

Francesco Sforza ordina al viceluogotenente, al podestà e al referendario di Piacenza di reperire, come dirà loro Raffaele Pugnelli, ventidue carri con due buoi e due bifolchi ciascuno per condurre il pane in campo. Si rivolgano a esenti, feudatari e separati, compresi anche quelli di Castell'Arquato e provvedano che il compartito sia fatto con celerità e con riservatezza.

Vicelocuntenenti ac potestati et referendario Placentie.
Per condure il pane in campo, la qualcosa è necessaria et importantissima, come savite, desponiamo havere da quella cità nostra et lo vescovato nel quale se comprehendano feudatarii, separati et exempti, et ogni altro, carri xxii cum li bevulci et bestie soe, zoè dui homini et due para de bovi per carro, como più [ 427v] largamente ancora a bocha ve informarà Raffael Pugnello, dilecto famiglio nostro, quale mandiamo lì per questa caxone. Siché, havuta comunicatione et intelligentia, inseme disignate et taxati ad essi exenti, feudatarii et separati, nelli quali se comprehendano quelli de Castello Arquato, come agli a(l)tri quel numero et facete la compartitione come vi parirà, et non solum cum ogni driteza, equalitate et celeritate, ma cum tale advertentia et secreteza che nisiuno intenda che la sia facta lì. Et subsequenter prestate ogni brazo, aiuto et favore al dicto ******** et facite tale diligentia et opera che li dicti carri se habbiano statim et expeditamente, et non gli intervengha defecto alcuno, d'il che iterim et iterim ve ne caricamo. Mediolani, die xvii maii 1453.
Cichus.