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1770. Francesco Sforza ai Priori delle Arti 1453 maggio 18 Milano.

Francesco Sforza chiede ai Priori delle Arti di aiutare Tomaso, fratello di Chirichino da Uzano, famiglio ducale, derubato dei beni suoi e di sua moglie da Sano da Uzano, che pare riparato con la refurtiva da quelle parti. Se lo troveranno, lo puniscano e facciano restituire il tutto. Con le debite variazioni si è scritto a Cosimo.

[ 431r] Dominis Prioribus artium.
Uno chiamato Sano da Uzano questi dì passati ha furato fuora de casa de Chirichino da Uzano, nostro famiglio, tanti beni della mogliere, habitatrice d'essa terra, et soi che sonno, et credese, li dicti Sano e beni essere riducte in le terre de quella excelsa comunità. Venendo, adunche, de là per questa caxone Tomasso, fratello del dicto Chirichino, lo recomandiamo alle signorie vostre et quelle confortiamo et preghiamo gli piaza per nostro amore esserli favoreveli a trovare le dicte robbe con el malfactore et, trovandole, provedere che gli siano restituite, facendo ancora ministrare raxone al dicto Sano per modo sia exempio ad altri de ben vivere, de che vostre signorie ne faranno grandissimo piacere et contentamento, alli piaceri delli quali siamo continuamente apparechiati. Mediolani, die xviii maii 1453.
Irius.
In simili forma scriptum fuit magnifico Cosimo, mutatis mutandis.
Cichus.