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1772. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano 1453 maggio 18 Milano.

Francesco Sforza vuole che Oldrado Lampugnani, assecondando la richiesta di Giovanni Alberto dei Bassani, lo costituisca ufficiale di Ronahala e di Bazemo, località del vescovato parmense. Accertato che gli furono rubate armi e robe quando, come capitano del divieto fu mandato, per disposizione del luogotenente, nel Parmense, provveda gli sia resa la sua roba.

Domino Oldrado de Lampugnano.
Iohano Alberto deli Bassani, nostro citadino Cremonesse, presente exibitore, ne ha rechiesto vogliamo mandarlo et constituirlo officiale de Ronahala et Bazemo, lochi del vascoado de quela nostra cità, dicendo luy che neli dicti logii non ha officiale veruno.
Pertanto, parendo ad noy queli lochi conferire delli inimici, siamo contenti et volimo che voy con vostre lettere lo costituati oficiale deli dicti logi, comandando ali homini de queli lochi debiano dargli hobidienza quanto ad noy propri in ogni cossa. Et perché dicto Iohano Alberto ne dice che, essendo capitaneo del deveto lì in Parmessana, como da luy intendereti, esendo andato ad fare certa examinatione de mandato del nostro locotenente, [ 432r] gli foreno tolte alqune arme et robe, volemo intendiati questo fato e provediti gli sia ristituita la roba sua, como ve parerà debito et raxonevele. Mediolani, die xviii maii 1453.
Cichus.