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1783. Francesco Sforza a Teseo. 1453 maggio 18 Milano.

Francesco Sforza, volendo che siano osservate a Ludovico e fratelli marchesi Pallavicini le convenzioni ed esenzioni per i loro uomini di Scipione, vuole che Teseo si accordi con la comunità di Piacenza per la distribuzione della tassa dei cavalli dovuta dagli uomini di Scipione.

[ 435r] Teseo.
Come per altre nostre lettere più appieno scricte haverai inteso, cum matura consultatione havemo determinato siano observate integramente ad Ludovico et fratelli marchesi Palavicini per li soi homini da Scipione le sue conventione et exemptione, cussì da taxe da cavalli, come da ogni altro carico. E perché quilli, a chi erano destribuiti li cavalli sopra li dicti homini da Scipione, per questa caxone, veneno a remanere frustrati del suo debito pagamento cum nostro grande caricho et detrimento, et nui non havimo altra via de poterli provedere alla satisfatione sua, per questa caxone vigente tanto, come tu intendi, volimo et commandamote debbie operare cum effecto cum quella nostra comunitade de Piacenza che per altra via rimecta la taxa de altritanti cavalli quanti erano quelli destribuiti et taxati alli dicti homini de Scipione. Et questa nostra dispositione volemo mandi executione senza exceptione alcuna, rescrivendone de l'ordene gli sarà posto. Mediolani, die xviii maii 1453.
Cichus.