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1797. Francesco Sforza a Lancillotto Scotti, conte di Duglessio 1453 maggio 23 Milano.

Francesco Sforza dice a Lancillotto Scotti, conte di Duglessio, di aver ricevuto le informazioni delle cose di là e dell'arrivo di Iacopone da Fiesco in Val di Taro. Vuole continui a informarlo e conforti quelli di là nella speranza che tutte le cose sforzesche andranno per il meglio.

[ 438v] Spectabili Lancelocto Scocto, comiti Duglexii.
Havimo veduto quanto ne hai scricto per la toa de xvi del presente de l'adviso che ne dai delle cose de là et della venuta de Iacopone dal Fiescho ad Burgo Valdetaro.
Dicimo che tale adviso havimo havuto caro et te lodiamo et conmendiamo grandemente. Et pertanto vogli subito, havuta questa, advisarne chiaramente de quello che sarà sequito più oltra, et non demino vogli confortare quelli nostri dal canto de là che stiano de bona voglia et non dubitano de cosa alcuna, perché le cose nostre speramo in Dio che passaranno cum tale felicità et prosperità che saranno bem contenti. Mediolani, xxiii maii 1453.
Persanctes.
Cichus.