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1800. Francesco Sforza a Oldrado (1453 maggio 28) Cremona.

Francesco Sforza risponde a Oldrado su quanto gli ha scritto di Stamignone, dicendogli che con l'uomo che gli ha mandato provvederà a ogni cosa. Viste le lettere allegate di Ottobono da Palù, lo assicura che conviene sulla necessità di mandargli i fanti e gli uomini richiesti, e che provveda a conservare quella fortezza fino all'arrivo dei rinforzi.

Domino Oldrado.
Havemo ricevuta vostra lettera de dì xxiiii del presente, et inteso quanto scrivete del facto de Stamignone. Dicemo che restamo de tucto advisati, et circha lo adviso ne faceti non dicemo altro, perché nui farimo con questo suo, quale ha mandato da nui, et con lui diremo quello accaderà, et ad tucto provederemo.
Alla parte de Octobono de Palù, havemo inteso quanto ne havete scricto et cossì, (a) vedute le lettere alligate alla vostra circha ad dicta materia, di che ve dicimo che siamo contenti mandarli li fanti et homini addimanda per conservatione de quella soa forteza, et cossì gli vogliate dire che conservi quella forteza perfino gli mandarimo dicti homini, quali prestissimo mandarimo. Cremone, ut supra.
Ioannes.

(a) Segue siamo contenti depennato.