Registro n. 14 precedente | 1809 di 1952 | successivo

1809. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza 1453 maggio 29 "apud Senigam".

Francesco Sforza ribadisce al fratello Alessandro la sua determinazione di avere voluto soccorrere Pontevico per tempo ricordando che il ritardo ad uscire in campo è stato solo per mancanza di denaro e che tale perdita è stata utile ai Fiorentini; pur tuttavia se ne duole. Ciò premesso, non occorre che Alessandro si muova. In simile forma fu scritto a Luigi Pitti.

Magnifico domino Alexandro Sfortie suprascripto.
Come per nostre lettere questa matina per la strata a mezo el camino, ale xiii hore, te scripsimo nuy se levassemo questa matina da Cremona et venevamo delà per andare a dare soccorso ad Pontevico con intentione ad ogni modo de dargli succorso, etiam fino ad ponergli la vita, et ad questa volta deliberavamo provare la fortuna et non dubitavamo niente che se ne aspectavano domane et iovedì gli haveressimo dato soccorso, et tale che haveressimo facto pentire l'inimici d'essergli may venuti. Ma in quest'hora, essendo gionto qua, havemo havuto novella l'inimici haverlo havuto, perché l'havevano tanto rocto et fracassato et bututo in tucto gioso le defese, che quelli dentro non se sonno più possuto tenere, de che per certo ne rencresce et dole, perché l'inimici hanno facto ad nuy quello che facilissimamente haveressimo facto ad loro se havessemo possuto ussire prima in campo, che non havimo possuto fare per essere venuto manco el designo del dinaro, quale credevamo havere. Pur como se sia, essendo questa nostra perdita stata utile dal canto dellà ali excelsi signori Fiorentini et loro comunità, ne siamo contenti et el comportarano volentere; [ 444r] pur non possiamo fare che de questo non ne dogliamo, perché siamo certi chei questa nostra perdita non haverà ad cedere ad utilitate alcuna ala prefata excelsa comunité. Sich'el tuo venire non è più necessario. Data in campo apud Senigam, die xxviiii maii 1453, hora xxiiii.
Marchus.
Cichus.
In simili forma antedicto Aluysio de Pithis, et cetera, scriptum fuit.
Cichus.