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1812. Francesco Sforza agli Anziani e al vessillifero di giustizia del popolo e del comune di Lucca. 1453 maggio 25 Lodi

Francesco Sforza risponde agli Anziani e al vessilifero di giustizia del popolo di Lucca che temono danni per il passaggio delle truppe di suo fratello Alessandro, rassicurandoli che i suoi soldati avranno delle cose loro la stessa cura che hanno per le proprie.

[ 444v] Magnificis Antianis et vexillifero iustici(e) populli et comunis Lucani.
Havimo receuta vostra lettera de dì xx del presente, et inteso quanto scriveti circh'al passar de Alexandro, nostro fratello, in Toxchana per lo riguardo deli lochi vostri, et cetera. Vi respondemo che siamo hieri abochati cum dicto messer Alexandro; gli havimo oportunamente chiarato quanto bissogna per lo riguardo deli dicti vostri lochi, certificandovi che sempre ne trovareti haver quela advertentia aIe cosse vostre che aIe nostre proprie, perché per nostre le tenemo. Et reputamo aparechiati sempre ad ogni vostra amplitudine et beneficio. Ex civitate nostra Laude, die xxv maii 1453.
Cichus.