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1814. Francesco Sforza ai Dieci della Balia 1453 maggio 25 Cremona.

Francesco Sforza assicura i Dieci della Balia di aver appreso quanto dicono del fatto di Genova, e lui, mandato Francesco da Cusano, è andato a Cremona. Ritornato Francesco senza aver concluso la tregua, ha mandato Tommaso da Rieti con Francesco, per addivenire a una tregua. Informa i Dieci che i nemici hanno preso Quinzano e sono a Pontevico. Con le poche genti pagate che ha, farà quanto potrà, mentre ricorda che suo fratello Alessandro è stato accontentato. Si è scrito al podestà di Fiorenzuola circa la cattura da farsi di Falamischia di Siena, avendo cura di conservare bene ogni sua cosa e di informarlo di quanto fatto.

Decem Balie.
Havemo ricevute lettere dalle magnificentie vostre et inteso quanto quelle ne scriveno del facto de Zenova, et cetera. Dicemo che nui siamo sopraseduti per intendere como quela cossa de là sucederano da poy mandassimo Francesco da Cussano, poy havimo hauto a redunare queste nostre gente et semo venuti qui a Cremona. Et siando retornato Francischo da Cusano senza la conclusione dela tregua, quale non ha potuto havere loco, nuy gli havimo mandato domino Thomaxo da Riete et havemoli facto anchora cum luy dicto Francesco retornare là pur per vedere de far pratichare dicta tregua et farla fare, perché, facendosse dicta tregua, se poria poy puy facilmente pratichare et indure lo acordio fra loro, certificando le magnificentie vostre che non gli lasserimo de far cossa alcuna dal canto nostro perché le cosse de là piglieno bona forma et che se reducano in quiete et bono efecto.
Como per altre havissassemo le magnificencie vostre, li inimici hano hauto Quinzano, poy sono andati ad campo a Pontevico, et questo hano facto perché hano veduto el spazamento nostro esser tardo chè, se fossemo stati creduti, nuy non saressemo ad queste. Nuy, con quele poche gente che se trovame havere spazato vederimo de far quale che se porà.
Messer Alexandro è spazato in tuto d'ogni cossa con al [ 445v] quale, nel venire in qua, per via havimo conferito et dicto quanto bissogna, et subito se mecterà in camino et retrovarasse dellà impuncto et in ordene. Data Cremone (a), xxv maii 1453.
Ser Ioannes.
Cichus.
Scriptum fuit potestati Florenzole quod inquirat ubi sit Falamischia de Senis et secum capi faciat cum omni eius re et de quibus rebus bonam habeat curam ne in sinistrum vadant et quod aviset prout fecerit. Data ut supra.
Bonifacius.
Ioannes.

(a) Cremone in interlinea.