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1827. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto 1453 maggio 30 ("apud Seniga").

Francesco Sforza comunica a Teseo che Raffaele Pugnello, fatto il compartito per i carri e inviati gli ordini, si è ammalato e ha dovuto lasciare Piacenza e far ritorno a Cremona. Gli fa avere il compartito da cui vedrà come per squadra sono tassati quattordici carri al Piacentino e a Castell'Arquato e Fiorenzuola e Borgonuovo due carri. Provveda che i carri, che lui pagherà, siano subito mandati a Cremona. Il duca dice di aver scritto a Fiorenzuola, Castell'Arquato e Borgonovo.

[ 448r] Teseo de Spoleto.
Como tu sai Raffael Pugnello venne lì, inter cetera, per il facto delli xxii carri havimo riquesti ad quella citade per condurre le monitione al campo et, per essersi infirmato non ha possuto in tucto exequire quanto bisognava, ma facto lo compartito et mandati li conmandamenti, como vederai per le alligate, è venuto ad Cremona. Pertanto nui te mandiamo il dicto compartito per lo quale vederai como per squatra sonno taxati carri xiiii alle terre Piacentine et ad Castelarquata et ad Fiorenzola et ad Burgo Novo doi carri per terra, cossì vederai le conmandamenti sonno andati. Pertanto te conmectimo et volimo che subito, havuta questa, debii multo bene intendere questo facto de questi carri et mandare, providere et solicitare che questi carri subito sia(no) ad Cremona, Ii quali volimo pagar nui, como deve avere dicto Raffaelle. Se mai usassi diligentia in cosa alchuna, la usa in questa, providendo con parole, con facti et per quello modo meglio te parerà ita che questi carri siano subito ad Cremona, senza più replicatione et contradictione. Nui scrivemo al potestà et capitaneo della cittadella quali te daranno ogni favore et adiuto. Cossì scrivemo ad Fiorenzola, Castelarquata et Burgonovo per le aligate. Data in campo ut supra.
Cichus.