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1838. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza (1453 giugno 1) "apud Senigam".

Francesco Sforza dice ad Alessandro di aver saputo da Persanto il suo parere su Giovanni Rubino, condividendo con lui la convinzione che, appena Giovanni sarà in Toscana, prenderà la via del Re. Lo imprigioni e lo tenga sotto buona guardia.

Alexandro Sfortie.
Alexandro, havimo inteso quanto ne ha dicto per toa parte Persaneti circa il facto de Ioanne Rubino. Dicimo che nui siamo del tuo parere, cioé che, como lui fosse in Toschana se ne andaria dal canto de quelli de Re. Il perché, como per un'altra heri te scrissimo, vogli, havuta questa, far pigliar el dicto Ioanni et mecterlo in presone in la rocha del borgo et che lì sia facta tal guardia che non se ne possa fugire per modo alchuno, et li cavalli et arme et robbe sue farai deponere lì in burgo presso de quaIche persona, et non ne sia mosso senza nostra expressa licentia. Et avisane como haverai facto. Ex castris nostris, ut supra.
Persanctes.
Cichus.