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1841. Francesco Sforza a Cosimo 1453 giugno 2 "apud Senigam".

Francesco Sforza dice a Cosimo che ha scritto all'Acciaioli da cui saprà ogni cosa. I nemici hanno preso Quinzano e Pontevico per averlo anticipato di quindici giorni nell'uscita, per non aver potuto pagare le sue genti d'arme. Lo informa che è a Seniga e nei possimi giorni andrà nel Bresciano. Dalla lettera, di cui gli invia una copia, ha saputo che re Renato si è mosso.

Cosimo.
Nui scrivimo ad meser Angelo Azayolo de quanto ne occorre et accade al presente, siché non scriveremo altramente per questa, perché dal dicto meser Angelo intenderete el tucto. Come haviriti inteso l'inimici hanno havuto Quinzano et Pontevico et tucto proceduto per haverce anticipato nel uscire fora xv dì per non havere potuto pagare le nostre gente ad tempo, pur però speramo far bene. L'inimici sonno a Pontevico et nui semo venuti qua ad Senigha et, tuctavolta, vengono giungnendo li nostri et domane o l'altro, passarimo im Bressana. De quanto seguirà ne sarriti advisato.
Nui havemo ricevuto una lettera dal serenissimo re Renato, dela quale ve mandiamo la copia inclusa in questa quale, como per quella intenderiti, è in camino et vene via. Altro per questa non ne acade. Ex castris nostris apud Senigam, ii iunii 1453.
Ser Iohannes.
Cichus.