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1855. Francesco Sforza agli Anziani di Piacenza. (1453 giugno 3 "apud Senigam").

Francesco Sforza fa presente agli Anziani di Piacenza che, in seguito al reclamo di Giovanni Filippo Meli, podestà di Piacenza, per non avere da quella comunità la quota di salario dovutagli, gli ha suggerito di andare a Milano dal Consiglio segreto e dai Maestri delle entrate con un rappresentante della comunità, in modo che il Consiglio possa, intese le due posizioni, decidere.

Antianis Placentie.
Il spectabile cavalier domino Iohanniphilippo de Melii, potestà de quella nostra cittade ha mandato da nui ad gravarsi dicendo che non p̣ havere il salario suo per quella parte spetta alla comunità, et ne domandava che nui scrivessimo fosse pagato ex quibuscunque denariis delle intrate della comunità, atente che le condennatione non supplissino. Nui gli scrivimo el vadi ad Mediolano dal nostro Consiglio segreto et dalli Maistri delle intrate alli quali scrivimo provedeno ac questo. Pertanto volimo che inseme con lui mandiati uno informato delle raxone della comunità, cosś delle intrate et d'ogni altra cosa, aciochè dicto nostro Consiglio, inteso esso domino Iohanniphilippo et il vostro mandato, possano terminare per quello modo gli parirà il pagamento suo. Data in castris, ut supra.
Cichus.