Registro n. 14 precedente | 1858 di 1952 | successivo

1858. Francesco Sforza a Benedetto de Curte. 1453 giugno 5 "apud Senigam".

Francesco Sforza vuole che Benedetto de Curte dia ordine alle porte della città e alle osterie di avvisarlo se si presenterà uno spagnolo, di cui si dà la descrizione, ambasciatore del re di Aragona, cui il duca concesse, su richiesta del Bailì di Sens, governatore di Asti per il re di Francia, un salvacondotto. Benedetto gli prenderà le scritture che ha con sé che trasmetterà al duca, da cui riceverà poi il consenso per lo spagnolo di proseguire il suo viaggio verso il Reame. In simile forma è stato scritto a Oldrado.

Bendicto de Curte.
Ac questi zorni passati, a richiesta del magnifico Baylì de Sans, governatore d'Ast per la sacra mayestà del Re de Franza, concedessimo uno salvoconducto a uno Spagnolo, ambassiatore della mayestà del Re de Aragona, quale veneva da quelle parte de Franza per andare nel reame, et siamo advisati che dicto Spagnolo porta molti capitoli et scripture che tucte tendano contro la liga nostra. Il perché, havendo nui deliberato per bene del stato nostro de havere queste scripture in le mano, volimo che subito, ricevuta questa, debiate ordinare ac tucte le porte de quella nostra città et hostarie che, como questo Spagnolo ariva, voi siate advisato et non sia lassato partire senza vostra licentia, et honestamente gli farreti torre tucte quelle scripture gli trovareti portare con sì et nelle mandarete per uno messo apposta, et al dicto ambassiatore direte che questo è facto per bon respecto et non per maculare dicto [ 461r] salvoconducto in alcuna parte.
Et havuta che harete da nui resposta, el lassarete andare a suo piacere cum ogni cosa del suo, avisandove che costui ha tagliata meza la orechia dextra di sotto, et da quella parte è signato nella massella et nel mentone. Data in castris apud Senigam, die v iunii 1453.
Iohannes Antonius.
In simili forma scriptum fuit domino Oldrado.
Iohannes.