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1861. Francesco Sforza a Teseo. (1453 giugno 5 "apud Senigam").

Francesco Sforza rimprovera a Teseo l'affermazione fatta circa l'imprigionamento del duca di Colleoni e di cui Avanzino, uomo d'arme ducale, è testimone e gli ricorda che ha il Colleoni per suo fratello e anche il futuro rinnoverà tale sentimento.

[ 461v] Teseo.
Como siamo informati, tu hai havuto a dire che nui havemo destinuto Bartolomè Collione, dela qualcosa ne maravigliamo molto de ti, et se ne volessi dire che non, nui te dicimo che tu l'hai dicto ad Avanzino, nostro homo d'arme, siché per Dio ne trovamo molto malecontenti che tu habbi dicto simil parole, maxime non essendo vero, anzi nui havimo et tenemo esso magnifico Bartolomè in loco de bon fratello et tractaremolo ne l'advenire como se vederà per effecto como fratello. Siché vogli advisare como è passato questo facto et con che raxone et casone te sei mosto a dire queste parole.
Data in subscripta lettera.
Zanectus.
Cichus.