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1873. Francesco Sforza a Giovanna Sanseverino. (1453 giugno 6 "apud Senigam").

Francesco Sforza dice a Giovanna Sanseverino la sorpresa per il comportamento renitente alla fornitura del carro per condurre il pane in campo, sostenendo che lei e suo marito Roberto hanno già fatto tanto. La esorta a fornire il carro perché altrimenti avranno di che pentirsi.

Domine Iohanne de Sanctoseverino.
Pigliamo grande admiratione de fatti vostri che doveresti esser delli primi et delli più prompti alli servitii nostri, vi debiati mostrare renitente et inpotente alla riquesta del carro per condurre pane in campo nostro, et voi dicati che habiano facto et faciano cum lo magnifico domino Ruberto, vostro consorte, tanto che doveria bastare. Nui ve dicimo che habiano facto et faciano quanto si vogliano cum lui, che omnino volimo, et senza alcuna contradictione faciano quello de presenti rechiedemo nui circa questo carro. Et faciendo altramente se turberemo con voy et cum li homini in modo se pentiranno non havere facto et exequito questa nostra domanda, et non ne imputarimo niuno (a) altro che voi. Data ut supra.

(a) niuno in interlinea.