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1885. Francesco Sforza a Donato da Pesaro, castellano di Torricelle (1453 giugno 11 "apud Senigham").

Francesco Sforza scrive a Donato da Pesaro, castellano di Torricelle, che, se quegli uomini dovessero richiedere il salvacondotto, muoverą loro guerra.

Donato de Pisauro, castellano Turricellarum.
Inteso quello ne hai scripto respondendo alla nostra lettera circa l'impetrare lo salvoconducto, et cetera, dicemo in poche parole che nostra ferma intentione et totale dispositione č ch'el dicto salvocondotto non se debia impetrare, (a) certificandoti che se quelIi homini lo impetraranno, nui saremo quelIi che Ii faremo la guerra. Ex ut supra.
Iohannes.

(a) Segue salvoconducto depennato.