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1890. Francesco Sforza al podestà di Pellegrino 1453 giugno 11("apud Senigham").

Francesco Sforza scrive al commissario di Pellegrino di volere che Pietro Spagnolo, già conestabile, possa muoversi e curare le sue cose in tutto il territorio sforzesco senza venir molestato, se non nel caso abbia attentato allo stato o commesso reati per cui il duca deve essere informato.

Comissario Pellegrini.
Nostra intentione è, et volimo che Petro Spagnolo, olim conestabile, debba et possa a suo piacere praticare, stare et exercise et far Ii facti soi, cussì in quella terra et suo territorio, como in qualuncha paese supposto ad nui. Et cossì te comectimo e comandiamo che tu non lo molesti, né lassi molestare, non obstante alcuna frivola imputatione a lui inpincta, salvo se lui havesse conmectuto o tentato contra il stato nostro, o conmisso alcuna cosa digna de esser avisati; et in questo caso avisane perché non se gli debbia concedere. Ex castris ut supra, die xi iunii 1453.
Ser Iacobus.
Iohannes.