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1893. Francesco Sforza al vicario episcopale di Piacenza (1453 giugno 12 "apud Senigam").

Francesco Sforza fa sapere al vicario episcopale di Piacenza che a Cremona vi è prete Giovanni da Solaro, religioso e di buoni costumi, che al duca piacerebbe fosse adoperato in qualche ufficio. Saputo che a Crema vi è un vicariato vacante, gli sarebbe gradito che fosse designato Giovanni.

Domino vicario episcopali civitatis Placentie.
In Cremona se ritrova uno prete Iohanne da Solaro, nostro cictadino Milanese, religioso de bono custumi (a) et honesta vita, quale haveriamo a caro se adoperasse in qualche degno offitio. Et perché intendiamo che al reverendo monsignor vescovo de Piagenza sive alla reverentia vostra pertene deputare uno vicario in Crema, ve confortamo et pregamo lo vogliate deputare lui al dicto vicariato, la qual cosa ne sarà gratissima. Et oltra che al dicto vicariato sarrà provisto de uno excellente et notabile homo, reputaremo questo facto specialmente per nostro amore, recordandovi che Ii Cremaschi saranno contenti de acceptare lo dicto prete Iohanne al dicto offitio como quelIi che lo cognoscono homo dabene et sufficiente all'aministratione d'esso. Ex castris, ut supra.
Irius.
Iohannes.

(a) Segue nostro cittadino depennato.