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1895. Francesco Sforza a Cosimo de Medici 1453 giugno 13 "apud Senigam".

Francesco Sforza dice a Cosimo de Medici di essere stato sollecitato da amici a scrivere ai signori di quella comunità in favore di Caterina de Schiavonia, moglie di Andrea de Leone, oste fiorentino, che, vedova e vecchia, vorrebbe tornare in Schiavonia, come pure in favore di Elena da Modrusi della Schiavonia del fu Antonio Benuti, erede di parte dei denari che Antonio aveva sul monte di Firenze. Gli sarebbe caro che Cosimo favorisse le due vedove. In simile forma, ha scritto alle persone riportate in elenco. Si è scritto a Tommasino Furlano di andare dal duca.

Cosme de Medicis.
Siamo persuasi e pregati da alcuni nostri amici che vogliamo scrivere lettere in recomandatione alli magnifici et excellenti signori de quella magnifica comunità et anche alla vostra magnificentia in favore de Catarina de Sgiavonia, fo mogliera de Andrea de Leone, hostiero in Firenza, la quale, trovandose in grado viduale e molto anticha, vorria andare in Schiavonia a repatriare con Ii suoi, ma quelIi magnifici signori se fanno difficili a concederli licentia. Et similiter siamo rechesti a ricomandarli Helena da Modrusio de Schiavonia condam Antonii Benutii, usor lassata herede di una parte de certi denari haveva lì sul monte de Fiorenza el prenominato Antonio. Siché, scrivendo dicte lettere de recomendatione aIi prenominati signori, confortiamo et preghiamo similmente la vostra magnificentia che, quanto puote cum suo honore, voglia favorire le dicte vidue et haverimolo molto caro. Ex castris apud Senigam, die xiii iunii 1453.
In simili forma scriptum fuit infrascriptis, mutatis mutandis: dominis prioribus artium ac vexillifero iustitie populi et communis Florentie et Bochacino de Alamannis.
Scriptum fuit Tomasino Furlano quod, visis presentibus, conpareat coram domino. Data ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.