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1920. Francesco Sforza a Gandolfo da Bologna 1453 giugno 15 "apud Senigam".

Francesco Sforza, rispondendo a Gandolfo da Bologna circa il cavallo di Giovanni Matto, toltogli a istanza di Corradino Bottigella per il cavallo e la roba rubatagli dai suoi famigli, gli ordina di consegnare a Corradino il cavallo e di far sapere a Giovanni Matto chepuò ricorrere al duca per le sue ragioni.

[ 475r] Gandulfo de Bononia.
Respondendote ac quello ne hai scricto del cavallo tolto a Zuhan Macto, homo d'arme de Bolognesi, ad instantia de Conradino Buttighiella per lo cavallo et robba che Ii portorono via soi famigli, quali de presenti sonno con esso Zuhan Macto, dicemo in poche parole che debii consignare ad esso Conradino lo dicto cavallo (a) Iiberamente et senza exceptione et contradictione alcuna. Et se dicto Zuahan Macto se sente gravato de questo, admonisselo ch'el venga qua da nui, perch'el dicto Corradino se offerisse a stare a raxone et restituire, s'el dicto cavallo valesse più che quello gli asportoreno Ii dicti famigli. Ex castris apud Senigam, xv iunii 1453.
Irius.
Cichus.

(a) Segue Conradino depennato.