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1937. Francesco sforza a Sigismondo. 1452 dicembre 25 Cremona.

Francesco Sforza sollecita Sigismondo a voler restituire a Niccolò de Profetti la roba o il suo valore, tenendo conto della miseria in cui versa Niccolò, cui egli ha affidato un ufficio per il suo vivere.

Domino Sigismundo.
Magnifice (b) et potens domine fiIi noster dilectissime, perché (c) lo spectabiIe NicoIò de Profecti se retrova dal canto de qua in grande necessità et bisogno (d), benché de presenti Ii habiamo proveduto de uno officio del quale se possa vivere et sustentare, pur attento el suo grande bisogno, (e) confortiamo et pregamo Ia signoria vostra quanto possimo gli voglia restituire le cose soe overo (f) el valore d'esse, sich'el se ne possa aiutare et valere alle sue necessità. Et che quantuncha siamo certi che in acto de liberaIità et clementia Iiberamente farà, pur noi lo haverimo gratissimo et acceptissimo dala vostra signoria. Siché, como havimo dicto, strectamente la pregamo de ciò et che lo habia per recommandato per nostro amore. Cremone, die xxv decembris 1452.
Christoforus.

(a) Trovato tra ff. 307t e 308r con lettere che dovevano essere registrate.
(b) Magnifice in interlinea su Illustris depennato.
(c) Segue se retrova depennato.
(d) et bisogno in interlinea.
(e) Segue prega depennato.
(f) Segue tanto depennato.