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1938. Francesco Sforza a Malatesta Novello (1452 dicembre 25) Cremona.

Francesco Sforza sollecita Malatesta Novello a far pressioni presso Sigismondo perché restituisca a Niccolò Profetti la roba o il suo valore. Ha cercato di provvedere a lui con un ufficio per il suo vivere.

Domino Malateste Novello.
Quantuncha se rendiamo certi ch'el non bisogna (a) de recommandarvi Ii facti delo spectabile Nicolò de Profecti, pur ad nostro contentamento et attento la sua necessità et bisogno nel quale se retrova dal canto de qua, benché al presente Ii habiamo proveduto de uno officio dove se possa vivere et sustentare, lo recommandiamo strectamente ala vostra signoria, la quale pregamo voglia fare opera con lo magnifico signore miser Sigismundo che li restituisca la robba soa o la valuta d'essa, dela quale se possa valere et aiutare alli soi bisogni, la qual cosa haverimo gratissima et acceptissima dala signoria vostra. Cremone, die ut supra.
Cichus.

(a) Segue pur ad nostra depennato.