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1949. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Castell'Arquato 1452 dicembre 30 Lodi.

Francesco Sforza risponde al comune e agli uomini di Castell'Arquato, che sapute da Teseo le loro richieste, di non potere derogare dalle tasse fissate, considerato il carico che hanno tutti gli altri luoghi. In simile forma si è scritto a Fiorenzuola.

Comuni et hominibus Castri Arquati.
Havimo mandato per Thexeo per intendere el facto vostro circa le taxe, quale è venuto, et da lui havimo inteso el tucto, et per niente non possimo fare altra mutacione (a) in dicte taxe che quello è ordinato, considerato el carrico che hanno tucti Ii nostri lochi. Siché ve expedireti de fare in questo el debito vostro, credendo et obediendo circa questo al dicto Thexeo, al quale ve certificamo havimo commisso che ve faza per I'avenire quela agioveleza et bene ch'el porrà. Laude, penultimo decembris 1452.
In simiIi forma hominibus Florenzole.
Cichus.

(a) Segue che depennato. Allegato 5 (a)