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195. Francesco al podestà di Piacenza (1452 febbraio 11 Milano).

Francesco Sforza avverte il podestà di Piacenza che i denari che gli spettano dal duca li può trovare lì presso il tesoriere ducale e quelli che gli spettano dal comune sono oggetto delle condanne; per cui non ha che riscuotere le condanne.

Potestati Placentie.
Respondendo aIe vostre lettere, quale ne haviti scripto circha il facto del pagamento del salario vostro, ve dicimo che de quilli dinari quali ve degono essere numerati dal canto nostro ne pare li possiati havere dal nostro thexorero lì ad ogni vostra richesta, ma de quiIIi ve degono essere numerati dal canto del comune, vi dicimo, perché doveti essere pagato delli dinari delle condemnatione, debiati rescodere le dicte comdemnatione et pagarvi; siché siati contento.Data ut supra.
Cichus.