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198. Francesco Sforza a Martino Lisoli di Cotignola (1452 febbraio 2 Milano)

Francesco Sforza avverte Martino Lisoli di Cotignola, castellano della rocca di Cacciaguerra della terra di Pontemoli, che manda lì con il suo contrassegno Alessandro da Lampugnano, che lo sostituirà nel suo ufficio da cui è stato rimosso.

Martino Lisoli de Cotignola, castellano arcis Cacciaguerre, terre nostre Pontremuli.
Nuy te havimo remosso de quello offitio et in tuo luocho havimo constituito Alexandro da Lampugnano, presente exhibitore, quale mandiamo Iì per torre la possessione; et per luy te mandiamo lo contrasingno havimo con ti. Pertanto volimo lo debbi mettere alla possessione de quella rocha et consignarglila liberamente cum tucte le forteze sue et monitione; et ad questo non fare alcuna exceptione né contraditione. Et ad ciò credi questa sia nostra voluntà havimo soctoscripta la presente de nostra propria mano. Data ut supra.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.