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218. Francesco Sforza al conte Giovanni Anguissola. 1452 febbraio 18 Milano

Francesco Sforza avverte Giovanni Anguissola che, per eseguire la composizione avuta con Sillano Negri, suo consigliere, è necessario che venga a Milano con i denari per questa composizione e si ritrovi con Sillano e con Bartolomeo Trovamala, maestro delle entrate ducali, portando con sè i documenti relativi ai privilegi per poterli rifare. Si è scritto altrettanto ad Alberto e Francesco Scotti e a Bartolomeo Anguissola.

Comiti Iohanni de Angusiolis.
Acioch'el facto per dela compositione per vuy havuta cum misser Silano di Negri, nostro consigliero, se possa mettere ad executione, volimo che subito vegnati qua cum li dinari d'essa compositione et ve retrovati cum esso misser Sillano et cum Bartholomeo Trovamala, Maistro delle intrate nostre, portando cum vuy le raxone et previlegii vostri, aciò se possino refare. Et in questo non sia fallo nì exceptione alcuna. Data Mediolani, die xviii februarii 1452.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit, mutatis mutandis: comiti Alberto de Scottis, comiti Bartholomeo de Angusolis, comiti Francisco de Scottis.