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222. Francesco Sforza ai Signori Fiorentini 1452 febbraio 19 Milano

Francesco Sforza informa i signori Fiorentini su quanto lo squadriero Pupo da Pisa gli ha detto di Felicia, sua sorella, moglie del defunto Biagio dalla Sera, abitante a Lari. Il duca gradirebbe che, trattandosi di una vedova e poco incline al litigio, la causa con cui intende far valere le sue ragioni, non venisse tirata in lungo, ma decisa in breve tempo.

Dominis Florentinis.
Pupo da Pisa, nostro squadrero, ne ha exposto che una donna Felice, sua sorella et mogliera già de Biasio dalla Sera, habitante ad Lari, intende repetere le sue dote et domandare sue rasione lì in Lari. Et perché è donna vedoa, inhabile ad litigare, et per respecto de Pupo, suo fratello, quale vene là per questo, attento el sexo muliebre, grandemente ne piaceria non fusse menata ala lunga per exceptione, subterfugii et cavilatione. Il perché exortamo et pregamo le excellentie vostre se degneno scrivere al potestà loro in Lari che alla dicta donna o chi intervenisse per ley, gli debia ministrare rasone summaria et expedita, sine strepitu et figura iudicii, et cetera, et senza longeza, siché la cosa habia effecto et presto. Del che oltra i dicti respecti, le prefate signorie vostre ne faranno piacere assay. Data Mediolani, die xviiii februarii MCCCCLII.
Cichus.