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23. Francesco Sforza a Guidone e ai nipoti de Tertiis (1452 gennaio 3 Lodi).

Francesco Sforza chiede a Guido Terzi e ai suoi nipoti di dare anche vino su pegno agli uomini di Rabotto alloggiati sulle sue terre; perché Robotto dice di aver dato pegni superiori al valore del vino ricevuto, il duca ritiene giusto che si faccia dare altro vino.

[ 7v] Comiti Guidoni et (a) nepotibus de Tertiis.
El strenuo Rabotto, nostro (b) conductero, et li suoi lozati in le terre et ville vostre, male gli ponno restare se non gli è proveduto de vino, como alli altri nostri. Però volimo et ve committiamo debiati provedere che habiano del vino sopra li loro pengni, como hanno li altri suoi pari nel territorio nostro. Data Laude, die iii ianuarii 1452.
Et perch'el dice che di qui indreto ha impignato de molte cose per havere del dicto vino, volimo che, valendo più li pegni che non fa el vino, gli ne faciati dare de l'altro sopra d'essi pingni. Data, ut supra.
Cichus.

(a) Segue fratribus depennato.
(b) Rabotto nostro in interlinea.