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230. Francesco Sforza a Boccaccino Alemanni 1452 febbraio 21 Milano

Francesco Sforza esorta Boccaccino Alemanni a intervenire presso la Signoria perché quest'anno non dia al duca i tremila ducati di oro non buono per cui ebbe, l'anno scorso, lamentele dai creditori.

[ 57v] Boccacino de Alemannis.
Boccacino, perché deli trimilia ducati, quali l'anno passato ne fece dare quella excelsa Signoria, ne havimo havuto più et più lamente da quilli a chi li faceme dare et numerare, che erano tristi ducati et cativo oro, et che ne supportarono grande perdia et damno.
Aciochè mò de presenti non habiamo ad sentire tale lamente de quilli dinari che de presenti se hanno ad recevere dala prefata signoria, ve ne advisamo, caricandovi che vogliati servare via che quilli dinari che mò se hanno ad essere numerati là, siano bono oro et boni ducati per modo che quilli a chi li facemo dare se habiano ad contentarse et non possano dire che se facia merchantia d'oro cattivo perché troppo cedaria ad nostro grande manchamento et vostro. Data Mediolani, die xxi februarii 1452.
Cichus.