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25. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto 1452 gennaio 4 Lodi.

Francesco Sforza vuole che Teseo da Spoleto dia, con quelli del paese, la miglior accoglienza possibile alla compagnia del Colleoni, che si è lamentato di quelli di Castell'Arquata restii ad accettare i cavalli per i quali sono tassati; gli comanda quindi di costringerli ad accoglierli o al pagamento delle tasse dal giorno in cui i cavalli furono tassati.

[ 8r] Thes(e)o de Spoleto.
Siamo contenti et cussì volimo che faci al magnifico Bartholomeo Cogliono ogni acconzo et ogni utilità et commodità per la famiglia soa che te sia possibile, con l'aconzo del'homini di quello nostro paese et per tal modo et forma che luy intenda che tu gli sii propitio et favorivele. Data Laude, die iiii ianuarii 1452.
Iohannes.
Ceterum perché dicto Bartholomeo se lamenta che quelli de Castello Arquate non voleno acceptare quelli cavalli deli suoy che lì sonno taxati, ti dicimo che li strenzi ad acceptarli, overo ad pagare le taxe per l'avenire, et cossì per il passato, dal dì che li furono dicti cavalli taxati et ordinati. Data ut supra.