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273. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Castell'Arquato. (1452 febbraio 28 Milano).

Francesco Sforza ribadisce al podestà e agli uomini di Castell'Arquato l'ordine di soddisfare, anche per il passato, Bartolomeo Quarteri e a Giovanni Piccinino da Brescia della tassa loro spettante.

Potestati ac comuni et hominibus Castri Arquati.
Siti difficele per quello intendiamo in satisfare ad misser Bertholomeo dai Quarteri et Zohanne Picinino da Bressa della tassa loro come è stato ordinato, quantunqua per altre nostre lettere ve ne habiamo scripto. Pertanto, maravigliandoce, ve committiamo et volìmo che vuy, homini, satisfaciati et faci satisfare tu, potestà, ali predicti della dicta tassa, cussì del tempo passato, come de l'avinire, senza exceptione et contraditione alcuna. Data ut supra.
Cichus.