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278. Francesco Sforza a Boccaccino Alemanni (1452 marzo 1 Milano).

Francesco Sforza chiede a Boccaccino Alemanni di sollecitare il pagamento dei ventiseimila ducati della Camera sugli ottantantamila, senza ritenuta di capsoldo, che quella comunità darà al marchese di Mantova, che ha inviato suoi messi per accelerarne il versamento.

Boccaccino de Alemannis.
Boccaccino, lo illustre signore marchexe de Mantoa ha mandato da nuy a sollicitare gli dinari che gli sonno ordinati dare lì, et anche se dice haver mandato lì per questa casone. Pertanto te confortiamo, caricamo et stringimo vogli solicitare et servare ogni modo et via aciochè li dicti dinari siano sborsati et numerati alli messi del prefato signore marchexe, et la signoria sua se ne possa adiutare in li bisongni suoy, facendoli exbursare sin alla summa de vintisey milia ducati d'oro de camera de quelli octanta milia quali ne fa dare quella excelsa comunità. Et questa exbursatione volimo se faza senza alcuna retentione de capsoldo. Data ut supra.
Irius.
Cichus.