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28. Francesco Sforza al podestà e al referendario di Parma 1452 gennaio 4 Lodi.

Francesco Sforza, vista la necessità di risistemare i ponti e rastelli della città e fortezza, comanda al podestà e referendario di Parma che assumano, alle condizioni del predecessore, maestro Gabriele Martino, concedendo, come avveniva in tali casi già al tempo di Filippo Maria Visconti, di prendere legna dai boschi dei cittadini; si informino sulla procedura da farsi.

Potestati et referendario Parme.
Perché è necessario che alcuno habia la cura de aconzare li ponti et rastelli di quella nostra cità et forteze d'essa, perché altramente ogni cosa andaria in ruina, et havemo bona informatione della suffitientia di maistro Gabriello di Martini, siamo contenti et volimo che lo substituati alla cura et reparatione delli dicti ponti et rastelli cum quelli modi et forme che l'haveva el suo precessore. Et perché intendiamo che al tempo della bona memoria de l'illustre quondam signore duca se toglievano dili boschi di citadini li lignami per fare (a) li dicti ponti et rastelli, volimo confortiati et inducati li prefati citadini ad essere contenti de dare li dicti lignami; et quando non lo volesseno fare, advisatine come se havevano essi lignami et se faceva al tempo del prefato quondam illustre signore duca, aciò sapiamo come provedergli. Data Laude, die iiii ianuarii 1452.
Cichus.

(a) per fare ripetuto.