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349. Francesco Sforza al cancelliere Teseo da Spoleto. 1452 marzo 15 Milano.

Francesco Sforza, considerata la supplica degli uomini di Belegno, scrive a Teseo da Spoleto perché induca Antonio e Guglielmo, fratelli Vitali, detti Racalini, a pagare la tassa dei cavalli dalla quale nessuno è esente.

[ 87v] Nobili cancelliero nostro dilecto Thexeo de Spoleto.
Tu vederay per la introclusa supplicatione quello rechiedeno li homini de Belengno del destricto de quella nostra cità contra Antonio et Guiglielmo, fratelli di Vitali, dicti Rachalini. Et perché, come tu say, nostra intentione non è che alcuno sia preservato exempto da taxa de cavalli, volimo che li predicti fratelli contribuissano al dicto caricho de taxa, come li altri et non siano preservati exempti per singno, o croce de Sancto Antonio quale se dice portano. Data Mediolani, die xv martii 1452.
Irius.
Cichus.