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357. Francesco Sforza a Boccaccino Alemanni. 1452 marzo 14 Milano.

Francesco Sforza chiede a Boccaccino Alemanni di pagare al più presto Colleoni, come pure Giacomo da Camerino e Orfeo. Dei cavalli comprati da Donato ne sono arrivati sette e un altro pare sia morto per strada. Chiede infine gli siano recapitate presto le lettere di Antonio Petruci e le eventuali risposte a Antonio.

Boccacino de Alemannis.
Havimo recevuta vostra lettera de dì v del presente, et inteso quanto per quella scriviti.
Respondimo breviter ad quanto accade. Al facto de Bartholomeo Coglione, che ve operati habia el spazamento, secondo habiamo scripto, quanto più presto et cum magiore celleritade sia possibele.
Ceterum vogliati fare subito et cum presteza, quanto più sia possibele che ser Iacomo da Camerino et Orfeo siano spazati, segondo l'ordine nostro.
Alla parte de Donato, nuy havemo inteso quanto scriviti delli cavalli ha comprati et cetera, dicemo che nuy havemo havuti qua cavalli vii et un altro pare sia morto per via.
Ceterum, quando misser Antonio Petruci scrivesse alcuna lettera ad nuy et che (a) nuy scrivessimo ad luy, vogliati cum dilligentia mandare dicte lettere, et in qua, et in là per modo habiano bono et presto recepto. Data Mediolani, die xiiii martii 1452.
Ser Iohannes de Ulesis.
Cichus.

(a) Segue luy depennato.