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361. Francesco Sforza al podestà di Guardasone. 1452 marzo 16 Milano.

Francesco Sforza, per le lamentela di alcuni uomini di lì, vuole che il podestà di Guardasone convochi quanti, e in particolare Bergamino, non vogliono contribuire ai carichi del comune con il pretesto che sono esenti convincendoli al pagamento delle loro quote.

Prudenti viro potestati Guardaxoni, nostro dilecto.
Sono stati qui da noy alchuni homini de quella terra quali se sono lamentati, dicendo che sono alchuni de quella nostra terra che non voleno contribuire ali carichi occurenti a quello comune, como fano l'altri, perché dicono essere exempti. Et perché a noy non pare honesto, né conveniente che l'uno porti carico per l'altro, zoè che l'uno contribuischa et l'altro non, volimo che sii cum quelli tali quali non voleno contribuire et servi modo et via che essi contribuiscano ali carichi, como fano li altri, siché per questo non ne sentiamo più querela; et presertim intendimo de uno chiamato Bergamino, quale dicono non volere contribuire. Mediolani, xvi martii 1452.
Nicolaus.
Iohannes.