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397. Francesco Sforza al luogotenente di Parma. 1452 marzo 25 Milano

Francesco Sforza ordina al luogotenente di Parma di cercare e catturare quelli che assalirono e derubarono il messo di Antonio Blasia di ritorno nel Parmense dopo aver portato in dono al duca due some di vino di Antonio, costringendoli a restituire ogni cosa e tenendoli in prigione fino a nuovo ordine. Si è scritto anche al podestà di San Donnino e a Gandolfo da Bologna.

[ 100v] Spectabili viro locuntenenti nostro Parme.
Havendone mandato lo spectabile Antonio da Blasia doe some de vino in dono et, retornando indreto el messo suo, fo asaltato in Parmesana et robato et mal tractato, como intendiriti per la introclusa lettera soa, quale ne ha scripta, dolendose de questo; et perché simele robarie non sonno da tollerare, perché cedono in tropo grande vergogna nostra, volimo ve sforzati cum ogni studio, cura et dilligentia vostra de trovare li malfactori et perpectratori della dicta robaria; et provediati che le cose tolte omnino siano restituite, et ulterius destignati li dicti robatori et non li relaxati fin a tanto sariti advisati da nuy. Data Mediolani, die xxv martii 1452.
Irius.
In simili forma scriptum fuit: potestati Burgi Sancti Donini et Gandulfo de Bononia.
Cichus.