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405. Francesco Sforza a Cosimo de Medici. 1452 marzo 26 Milano

Francesco Sforza informa Cosimo de Medici dell'arrivo di Francesco dal Pozzo e chiede di fargli avere dai Priori del Popolo una rapida soluzione della causa con Caterina Capelli che ha avuto in lascito dal fratello Giovanni un podere, presso Firenze e per il quale possesso Caterina ha dovuto ricorrere alla Rota di Roma perché il podere era occupato da Raniero, converso dell'Ordine di Camaldoli il quale, per pagare le spese processuali, è ricorso a un prestito. I prestatori si rifecero occupando parte del podere, che vendettero a Giacomo Batiloro.

[ 102v] Magnifico Cosmo de Medicis.
Nuy scriviamo alli excelsi signori Priori de quella inclita cità (a) in recomandatione de una madonna Catherina di Capelli, nostra cittadina cremonese, per una expressa iniura pare gli sia facta de uno suo podere ad essa lassato per uno misser Iohanne di Capelli, suo fratello, nella morte sua per testamento. El qual podere, havendolo piadezato cum uno Raynero, alhora converso del'Ordine de Camaldoli, et obtenuto per tre sententie in la udientia della Rota, et delle cause se agittano in la corte de Roma, pare gli voglia essere turbato per alcuni socto protesto de havere prestati certa quantità de dineri al dicto Raynero, como la magnificentia vostra porrà intendere da Francesco dal Pozzo, presente exhibitore, quale vene lì per questa casone; la qual cosa, essendo come è dicto, ne pare seria aliena da ogni iustitia. Pertanto pregamo la magnificentia vostra voglia havere recomandato questo facto et provedere ch'el dicto Francesco habia votiva et prestissima expetitione, el che haverimo dalla vostra magnificentia ad singulare complacentia. Data Mediolani, die xxvi martii 1452.
Zanetus.
In simili forma Boccacino de Alemannis, mutatis mutandis. Data ut supra.
Zanetus.
Cichus.

(a) Segue de depennato.