Registro n. 14 precedente | 42 di 1952 | successivo

42. Francesco Sforza a Boccaccino de Alemannis 1452 gennaio 5 Lodi.

Francesco Sforza informa Boccaccino Alemanni dell'arrivo di Sceva, informato del tutto, cui darà dieci braccia di "roxato" per un vestito. Alla richiesta dei Dieci della Balia di mandare uno degli inviati ducali con il loro ambasciatore a Siena, Niccolò Arcimboldi risponede che andrà Sceva.

[ 12r] Boccacino de Alemannis.
Havimo recevute le vostre littere, et inteso quello ne haviti scripto, al che non achade dir altro, perché vene là el spectabile doctore et cavalliero messer Sceva da Curte, informato delle cose occorano dal canto di qua, dal quale poderiti intendere el tucto, al qual messer Sceva siamo contenti vogliati servare modo de fargli dare dece braza de roxato per farsi uno vestito per luy. Quelli excellenti signori haveriano richesto che se mandasse qualchuno delli nostri insieme cum loro ambassadori a Sena et haveano scripto ad Bolongna a messer Nicolò Arcimboldo et al dicto messer Sceva, quale messer Nicolò alli risposto non essere in grado per potergli andare, siché per dicta casone mò revene in là dicto messer Sceva per andare in compagnia cum lo dicto loro ambassadore. Data Laude, die v ianuarii 1452.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.