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425. Francesco Sforza al Consiglio, al comune e agli uomini di Pontremoli. 1452 aprile 3 Milano.

Francesco Sforza replica al Consiglio, al comune e agli uomini di Pontremoli di mandargli il salario di due mesi del commissario, podestà e castellani di quella terra, come si fa per tutti i salariati del ducato, entro quattro giorni dall'arrivo di tale ordine, pena duecento ducati da versarsi alla Camera.

Consilio, comuni et hominibus Pontremuli.
Como per altre nostre vi havimo scripto, iterato per questa vi replicamo et comandiamo strectissimamente che subito, recevuta la presente, ne debiate mandare el salario de duy mesi del commissario, potestà e castellani de quella nostra terra, segondo che generalmente havemo ordinato che sia retenuto ad tucti li offitiali et salariati nel dominio nostro; et provediati che dicti dinari, remota ogni exceptione, ne siano mandati qua fra quatro d́ proximi, pose la recevuta, per quanto haviti cara la gratia nostra, et ulterius socto pena de ducento ducati da fir applicati ala Camera nostra. Data Mediolani, die iii aprilis 1452.
Antonius.
Bartholomeus.
Cichus.